IL CASO REGENI
LA VICENDA CHE HA PORTATO ALLA CAMPAGNA
“VERITÀ PER GIULIO REGENI”
PROMOSSA DA AMNESTY INTERNATIONAL
Il giorno 25 gennaio 2016 è scomparso in Egitto Giulio Regeni, un ex studente del liceo classico Petrarca di Trieste.
Originario del comune friulano di Fiumicello, il ventottenne si trovava dallo scorso settembre al Cairo per motivi accademici: stava infatti lavorando ad una tesi per conseguire un dottorato in politica economica all’Università di Cambridge. La sua passione per l’evoluzione socio-economica del Medio Oriente aveva fatto ricadere il suo interesse sulle attività sindacali egizie, a proposito delle quali si era messo in contatto con alcuni attivisti. Essendo i sindacati in netta opposizione con il regime militare attualmente in vigore in Egitto, sono tenuti sotto sorveglianza da parte del Mukhabarat, i servizi segreti locali; Regeni stesso iniziò a sospettare di essere pedinato dopo che lo scorso 11 dicembre venne fotografato mentre partecipava ad un’assemblea sindacale. Il giorno della sua scomparsa stava attraversando il centro città in metropolitana per recarsi ad un appuntamento, ma non è mai arrivato a destinazione. Lo stesso giorno si stavano tenendo in tutto l’Egitto grandi manifestazioni di protesta nei confronti del regime del generale Abdel Fattah al Sisi, in occasione del quinto anniversario della deposizione di Hosni Mubarak, ma le forze dell’ordine del Cairo hanno negato l’arresto dello studente. Questa dichiarazione è stata ripetutamente messa in dubbio dalle sostanzialmente frequenti denunce di scomparsa di oppositori al governo: di 191 casi di sparizioni 99 erano infatti dovuti a custodie cautelari da parte delle autorità.